L'ERT Ente Regionale Teatrale FVG
a prensente
“STROLIC
Almanacco in musica”
Esibizione del Coro Natissa di Aquileia
diretto da Luca Bonutti
su testi di Pietro Zorutti
e con le musiche originali di
Valter Sivilotti
Con la voce recitante di
Omero Antonutti
Il Coro verrà accompagnato da
Sebastiano Zorza (fisarmonica)
Marko Ferri (chitarra) e
Mauro Meroi (contrabbasso)
Sabato 16 maggio alle 20:45
Ingresso
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00
(ridotto anche per abbonati ERT stagione 2014-15)
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da un’idea di Luca Bonutti
testi di Pietro Zorutti
musiche originali di Valter Sivilotti
Igor Zobin fisarmonica, Marko Feri chitarra, Mauro Meroi contrabbasso
Dorina Leka, voce solista
Omero Antonutti, narrazioni poetiche
Coro Natissa di Aquileia
Luca Bonutti, direttore
spettacolo presentato all’interno del cartellone della Rassegne Teatrâl Comunâl 2015 del Comune di Lestizza
Strolic deriva dal latino astrologus. Significa quindi astrologo, ma nella variante lombarda e veneta indica anche un uomo strano, lunatico, perspicace. Sono le caratteristiche e il temperamento di Pietro Zorutti, poeta dell’800 e arguto antropologo del popolo friulano. Il suo Strolic è una sorta di almanacco, calendario in forma poetica, collezione di testi dedicati ai dodici mesi dell’anno, e percepiti nel loro alternarsi instancabile. Strolic rinasce e acquista nuove forme, grazie al lavoro di composizione musicale di Valter Sivilotti, che lo ha modellato sulle voci aquileiesi del Coro Natissa e sul virtuosismo di nuovi strumenti, sempre legati alla musica popolare.
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L'ERT Ente Regionale Teatrale FVG
a presente
“TRE ZOVINI’”
Test gjavât fûr in maniere libare de opare di Novella Cantarutti
Dramaturgjie Massimo Somaglino e Carlo Tolazzi
Regjie Massimo Somaglino
Ators Chiara Benedetti,
Sara Rainis, Aida Talliente
Lûs e foniche Michele Pegan
Musichis origjinâls e sieltis musicâls
Claudia Grimaz
Martedì 12 maggio alle 20:45
Ingresso
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00
(ridotto anche per abbonati ERT stagione 2014-15)
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liberamente ispirato all’opera di Novella Cantarutti
drammaturgia di Massimo Somaglino e Carlo Tolazzi
con Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente
regia di Massimo Somaglino
musiche di Claudia Grimaz
produzione: CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il sostegno di ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane
Io mi impongo di guardare al passato per recuperarlo senza farlo oggetto di nostalgia, per renderlo attivo così che possa ancora operare in me, aiutarmi a continuare a vivere. Questo intendo per fedeltà: continuare a essere quello che si è stati.
Novella Cantarutti
Come ideale germinazione di quel laboratorio di intuizioni che è stato, nel 2012, Siums, il progetto ideato e diretto da Gigi Dall’Aglio per artisti, drammaturghi e registi riuniti nella Farie teatrâl furlane, Trê zovini’ si inoltra e prosegue sul sentiero della scrittura poetica e narrativa di Novella Cantarutti, scomparsa ormai cinque anni fa.
In scena tre donne, che continuamente si trasformano diventando di volta in volta giovani e vecchie, stanziali e viaggiatrici, madri e figlie, amiche e nemiche, collegano tra loro passato e futuro attraverso racconti, dialoghi, azioni e canti, in una composizione scenica dal taglio moderno che mette in fila registri diversi e atmosfere poetiche ironiche, comiche, drammatiche. La lingua è quella, poetica, di Novella Cantarutti: una lingua viva, nuda, cristiana, rustica, pura, essenziale e austera.
Una drammaturgia “a quadri” espone i risultati di una profonda ricerca che dal mondo antico, duro, severo ma potente delle popolazioni che abitano la montagna, attraverso i riconoscimenti e le testimonianze che ne segnano i tratti salienti e si trasmettono attraverso le epoche e le discendenze, confermano le appartenenze dei popoli ai propri antenati. Le relazioni di sangue sono intrecciate alle relazioni culturali e formano legami profondi che provengono dal passato e ci proiettano nel futuro.